caro Capitano,
evidentemente io sarò riduttivo nelle mie interpretazioni, ma mi sembra che si inventino problemi, e quindi soluzioni solo perchè non si affronta la questione con semplicità.
Ci provo , quindi.
Il debito, sino a quando trovo qualcuno che me lo rinnovi, non è un problema.
Il problema nasce quando per rinnovarlo mi chiedono interessi troppo alti.
Sono gli interessi che, quando li sottraggo al ritorno che può dare il prelievo ( pagamento di interessi anzichè ospedali, sanita, welfare, ecc… ) cosa che distrae risorse pubbliche verso i detentori del debito (privati), riducono e strozzano la crescita.
Quindi, fino a che, con elevato debito, i creditori si accontentano di poco interesse, allora il tutto non è un problema, ma lo diventa nel momento in cui i creditori attuano il “ricatto del creditore”.
Se prendiamo il default come una minaccia verso il debitore, allora il creditore potrà strozzare fino all’ultimo respiro il debitore, ed ecco allora che l’entità del debito diventa IL PROBLEMA, per eccellenza ( ma ripeto, non per il debito in se ma per l’entità degli interessi che possono essere richiesti quando la “fiducia” sulla solvibilità, viene meno. Notare anche come tale fiducia, essendo un parametro non oggettivo, possa essere manovrata in modo arbitrario dal creditore).
Ecco che allora diventa importante almeno l’avanzo primario.
Se il debitore, oltre al rinnovo del debito pregresso ( al netto degli interessi) NON ha bisogno di nuove risorse, e quindi è autosufficiente alla sopravvivenza, potrebbe tranquillamente ignorare la minaccia default.
Cosa che ovviamente non può fare se per vivere ha bisogno di altro credito che gli verrebbe rifiutato.
Ma, con avanzo primario, perchè temere così tanto il default ?
Restare sotto l’arbitrio del creditore che può così far crescere a suo piacimento gli interessi, e quindi rendere sempre più difficile sia il loro pagamento, e assurdo anche il solo pensiero del rimborso del capitale, non è demenziale ? Rispondere al creditore che alza l’asticella degli interessi, fino a rendere impossibile la diminuzione del debito, dicendo “caro debitore, non mi serve nuovo denaro, ma i debiti in scadenza invece che domani te li rimborso tra 10 anni, e ad interesse 0, così avrò i mezzi per farlo” non sarebbe l’unico discorso serio, accettando anche eventualmente le sanzioni che il creditore potrebbe imporre ? Sempre che ne sia capace ? E se a fare tale discorso fossero tanti debitori, cosa potrebbe fare il creditore ? Pippe…… questo potrebbe fare, perchè in presenza di avanzo primario, si attuerebbe quello che invece è il “ricatto del creditore”.
Nella società civile non è forse previsto il “concordato preventivo” ? E anche, eventualmente il fallimento ? E allora perchè averne il terrore a livello nazione ?
Ecco perchè tutto il problema è mal posto.
Aspetto risposta dai “terroristi del debito”.
ps. io un’idea del perchè si applichi questo modo di pensare, ce l’ho.
E la ragione è che i famosi “mercati” che in tutta autonomia e arbitrarietà possono permettersi questo ricatto che soffoca le nazioni, e le popolazioni povere in esse, non sono altro che i “ricchi” che vivono e vegetano con lauti introiti in interessi sui debiti sovrani posseduti, ma si nascondono accuratamente, mimetizzandosi assieme al resto della popolazione, proprio all’interno delle stesse nazioni, comprando, corrompendo e condizionando gli stessi governanti e media e creando questo stato di tensione e paura, verso un babau che non dovrebbe generare invece alcun timore , almeno raggiunte le condizioni sopra esposte.